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𝐁𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢, 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞, 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢𝐯𝐨: 𝐢𝐥 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐢𝐛𝐚𝐭𝐭𝐢𝐭𝐨.
Alcune scuole Americane stanno reintroducendo la necessità di insegnare a
𝘴𝘤𝘳𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘪𝘷𝘰: abilità che richiede tempo, impegno, manualità e che attraverso lo stretto rapporto tra cervello e mano "accende massicciamente aree del cervello coinvolte anche nell’attività del pensiero, del linguaggio e della memoria" [cit- Virginia Berning, professore di psicologia all’Università diWashington].
D'altra parte, i bambini si trovano sempre più spesso ad utilizzare la tecnologia touch screen dei comuni smartphone e tablet, emulando i genitori che li utilizzano per lavoro.
Ed è proprio su questo terreno che iniziano quasi inconsapevolmente a riconoscere le prime lettere dell'alfabeto, il SI e il NO, la voglia di poter scrivere il proprio nome su una tastiera virtuale dopo aver superato uno step di un gioco, con un approccio giocoso che appare del tutto naturale per le nuove generazioni. Sono molti i giochi educativi disponibili, studiati da professionisti del settore educational ed adatti alle varie età - 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘤𝘰𝘨𝘯𝘪𝘵𝘪𝘷𝘦 - e indubbiamente le superfici interattive come i 𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝗶 𝘁𝗼𝘂𝗰𝗵 𝘀𝗰𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗮𝗱 𝗮𝗹𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 costituiscono un piano di gioco affascinante e coinvolgente anche per lavori di gruppo, grazie alla possibilità di utilizzo multi-tocco.
Perchè "giocando s'impara"
Non è solo un vecchio detto dei nonni, ma un concetto scientifico che gli anglosassoni hanno racchiuso nel termine "edutainment", ad indicare forme di comunicazione giocose finalizzate alla didattica.
Quindi tecnologia o scrittura manale ? Entrambe!
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